Se ne va a 91 anni Pietro Terracina, testimone della Shoah. Oggi ci ha lasciati. Era uno tra gli ultimi ebrei romani sopravvissuti di Auschwitz. Ha speso la sua vita a raccontare quanto visto e subito affinché tutti conoscessero l’orrore dei campi di sterminio nazisti. Terracina e la famiglia furono arrestati a Roma il 7 aprile del 1944. Il 17 maggio furono deportati ad Auschwitz dove morirono tutti i suoi famigliari. Pietro fu l’unico a ritornare in Italia.

Il cordoglio del Comitato Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto

“Il Comitato Cittadiniattivi di Bernalda-Metaponto esprime il più profondo cordoglio per la scomparsa di Piero Terracina, venuto a mancare oggi a Roma. Il ricordo di Piero Terracina, fra gli ultimi sopravvissuti ai campi di sterminio di Auschwitz, rimarrà indelebilmente impresso nei cuori del nostro comitato e di tutti i giovani e cittadini bernaldesi e metapontini che lo vollero incontrare nella toccante tre giorni della sua venuta nel nostro territorio, dal 19 al 21 maggio 2008. Ai familiari di Piero va tutta la nostra commossa vicinanza”

La nota che preannunciava la venuta nel metapontino

Mentre si ripropongono ignobilmente i segni dell’antisemitismo e del razzismo, a Bernalda, provincia di Matera, il prof. Pietro Tamburrano con la collaborazione del Comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto ospita per tre giorni, dal 19 maggio al 21 maggio 2008 Piero Terracina, ebreo di Roma, sopravvissuto al Campo di sterminio nazista di Auschwitz. L’iniziativa si inserisce nel progetto di continuità del Laboratorio di Storia dalla Scuola alla Società Civile, con obiettivi di elevazione culturale collettiva. Piero Terracina è personaggio amabilissimo, molto noto per la testimonianza che porta nelle Televisioni, nelle Pubblicazioni e in tutte le Scuole d’Italia e dell’Europa sulla tremenda esperienza vissuta ad Auschwitz. Bertold Brecht invita a rimanere sempre desti, perché la bestia del razzismo nazista è pronta a colpire anche quando sembra che stia morendo. La presenza di Piero Terracina nel Metapontino si aggiunge a quelle altrettanto incisive e memorabili del passato: Maria Falcone, Rita Borsellino, il Gheshe tibetano Namgyam, Maria Fida Moro, Maria Romana De Gasperi, Lech Walesa.
Questi personaggi hanno lasciato tracce nella mente di tante generazioni di giovani e di tanti adulti sensibili ai temi della Storia e della Civiltà.
Si spera che anche la presenza di Piero Terracina concorra a svegliare nella nostra terra quello spirito comunitario che tanto manca quando si devono assumere le decisioni che contano per noi e per i nostri figli. Il respiro della Storia favorisce il superamento delle grette schermaglie che immiseriscono lo spirito.
Piero Terracina fu deportato ad Auschwitz all’età di 15 anni. Ora è tra noi per raccontare ai nostri figli e a noi che cosa sia la libertà e che valore abbia il rispetto dei diritti e della dignità degli uomini.
Si prevedono incontri all’ITAS di Marconia, alla Redazione de “La Spiga” di Pisticci, alla Sala “Incontro” e all’ITCG di Bernalda.
Sono invitati i giornali e le televisioni locali a dare alto rilievo e adeguata diffusione di questa “tre giorni” di Piero Terracina nel Metapontino
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Ricordiamolo con le sue preziose parole
“La Memoria è quel filo che lega il passato al presente e condiziona il futuro: ecco perché è necessario fare memoria del passato, perché quel passato non debba mai più ritornare”