E’ un risultato non da poco, quello per il mantenimento di tutti i servizi dell’Ospedale di Tinchi, che erano ormai oggetto di chiusura negli anni, servizi già pronti per essere trasferiti tra Policoro e Matera, certamente frutto della buona politica, quella fatta per e con i cittadini, grazie alla determinazione dei componenti del comitato che hanno fortemente contestato l’attuale classe dirigente.
Sono salvi tutti i servizi ambulatoriali compreso le specificità, la Vulnologia e Trattamento del Piede Diabetico e l’Endocrinologia, servizi che saranno con il tempo incrementati.
Possiamo ritenerci molto soddisfatti anche per un atto concreto di rilancio, quello della sottoscrizione per la gara del nuovo reparto Dialisi con tecniche dialitiche innovative, insieme sono previsti altri finanziamenti in atto per la riabilitazione ortopedica, pneumologica e cardiologica con un numero di posti letto complessivo sino a 40, che sarà il rilancio definitivo oltre alle attività già esistenti.
Soddisfatti anche per l’inizio dei lavori di adeguamento sismico del nosocomio che, a lavori ultimati, sarà l’unica struttura della Basilicata a essere a norma anti-sismica.
Manca qualcosa nel nostro territorio, la politica, e il rispetto verso quelle persone che non hanno nessun interesse privato, verso quelli che hanno rispettato sempre una regola dell’organizzazione che vige ancora oggi: chiunque facesse parte del comitato pro-ospedale “non deve candidarsi per nessun partito politico” a scopo speculativo. Quella promessa i membri del comitato l’hanno mantenuta.
A tutti quelli invece, che all’Ospedale sono venuti quando c’era l’occasione di mettersi in mostra per fare demagogia, diciamo che: “Non ci sono altri meriti, e che i meriti sono, senza presunzione, del Comitato”.
A noi non interessa nulla dei partiti, le diatribe politiche non ci appartengono, chi ha veramente a cuore le sorti dell’Ospedale partecipi attivamente alle iniziative dei cittadini di questa comunità, che sono le iniziative e le attività del Comitato.
Se non ci fosse stato il Comitato Difesa Ospedale, i servizi e le specificità erano completamente nei piani dei direttori, e che l’Ospedale era già chiuso da tempo compreso gli ambulatori trasferiti altrove.
Il bene dell’Ospedale interessa a quelle persone che sanno rispettare i valori, a quelli che sanno interpretare veramente i bisogni del popolo, interessa agli uomini e alle donne che vogliono raggiungere dei risultati per e con il popolo, interessa a chi lotta e continua a farlo con la stessa passione da cinque anni, interessa a chi vuol compiere quotidianamente piccole e buone azioni, che sono quelle che spingono a compiere le più importanti, anche le più forti, senza dimenticare il passato, vigilando contro i pericoli del presente e del futuro, e che auspicano sempre ulteriori sforzi per un coinvolgimento maggiore.
Oggi il comitato, ma sopratutto i cittadini esprimono gratitudine per quel riconoscimento atteso da tempo, per questo riteniamo che l’Ospedale di Tinchi deve essere rispettato, perchè è un bene pubblico, e non deve certamente cadere in mano a chi è sempre meno interessato a servire questa comunità.
Giuseppe Cisterna
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