A Pisticci, si susseguono i comunicati stampa, ma hanno ancora un senso costruttivo nella strategia politica della nostra città? Ammesso anche che ci sia un percorso strategico nell’ambito di un centrosinistra locale unito, un episodio e un atteggiamento quello del presidente del consiglio comunale Sodo a dir poco stucchevole che mi sorprende. Abbiamo votato questa maggioranza per uscire dal baratro degli atteggiamenti pretestuosi dell’ultimo decennio, quando abbiamo da sempre assistito a politiche personali della minoranza anche da parte di chi se ne andava in giro silenziosamente a puntare il dito accusando prima questo e poi quell’altro, un atteggiamento ingrato e divisivo basato solo sul personalismo e sulla demagogia per raggiungere, senza danni o impedimenti una posizione quasi alta per la candidatura a consigliere regionale che non potesse compromettere soprattutto il proprio consenso ma, volendo fare anche un esempio che riguarda il tema più scottante del momento come la sanità territoriale e la corsa al merito o a “chi arriva prima al traguardo” per la prossima tornata che riguarda i posti letto per gli ammalati oncologici da istituire nel nuovo piano per Tinchi. Pur sapendo che vi sono state centinaia di persone che hanno prestato coerentemente e per anni la propria esperienza per l’ottenimento di un diritto sacrosanto attraverso centinaia di manifestazioni, vedo anche in quest’ambito qualcuno affrettarsi per annunciare “la novità” della programmazione sanitaria di centrosinistra che risale a dieci anni fa, anche se all’epoca si affacciavano solo di tanto in tanto per cui credo che un politico vada avanti nel suo percorso solo se sa ascoltare, comprendere, condividere, combattere e resistere soprattutto nel tempo con l’esperienza, l’attenzione, il dialogo e la forza della speranza, ingredienti fondamentali di qualità rara che nella minoranza e nel presidente del consiglio Sodo attraverso questo mandato, io, non ho mai trovato e creduto anche perché non vi è stato mai un vero confronto per affrontare il tema, ma non è questo. Quello che m’interessa invece, piuttosto, tutt’oggi, è l’aspetto principalmente politico umano tra esponenti nei riguardi dei cittadini fiduciosi che va decadendo verso un fenomeno antidemocratico quello quale del disinteresse collettivo attraverso l’astensionismo. Da elettore esprimo solo quello che è alla base delle mie esperienze e conoscenze interpersonali verso i membri della maggioranza e della minoranza, e quelli della lista denominata “civicamente pisticci” attraverso la comunità per la quale in passato ho teso sempre la mano senza riscontri. Leggere deghe da parte di un gruppo quello quale di un presidente che dovrebbe essere “la garanzia” e fare anche una lotta per le disuguaglianze (?) Tant’è, se i consiglieri del gruppo “civicamente” non sono in grado di rapportarsi apertamente per risolvere le loro questioni interne, facciano bene a fare un passo in dietro perché in democrazia non vi sono altre scuse. Per posizioni personali Pisticci subisce da troppi anni una politica sleale e capricciosa con poca concentrazione sulla crescita della comunità per cui la strategia dei comunicati e dei post anche sulla sanità che si susseguono non ingannano più gli elettori che si allontanano sempre più dall’urna, ma poi sembra quasi che dopo inutili e sterili polemiche, a disinnescare la discussione politica della maggioranza locale a farla da padrona sia sempre la propaganda anche per provare a “distorcere” equilibri e ricostruzioni dei fatti come se ognuno possa attribuirsi sempre e comunque la purezza innata e provare a debellare sempre il nemico del momento. Niente di tutto questo perché questo non funziona! Secondo me l’atteggiamento autoritario in politica ha sempre riservato brutte prospettive personali attraverso gelosie e invidie, negli esponenti a volte sono lasciati soli nella sola convinzione che siano “scomodi talenti” da parte di capigruppo pur sapendo che questi possono gestirsi da soli in un percorso politico e che al contrario invece siano osservati, controllati, sorvegliati o addirittura in certi casi estremi anche perseguitati, perché non vanno fatti più vivere nella politica finché non si allineano a una certa logica personale facendo capire così anche quale sia effettivamente la giusta misura che è fatta di limiti e di regole attraverso i propri confini personali, ma che però se non vanno rispettate (?) Mi auguro che le cose migliorino nel centrosinistra pisticcese senza cadere nel limbo del solito atteggiamento politico personale controllato dal signor tizio e dal signor caio ma provando solo a remare “insieme” senza sotterfugi ed essere al di sopra. Non vi sono alternative.
Giuseppe Cisterna
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