Due spot sul web per ricordare in un minuto a tutti i cittadini l’importanza della lotta del presidio ininterrotto da 84 giorni sul tetto più alto dell’ospedale “Angelina Lo Dico” di Tinchi occupato da esponenti del Comitato Difesa Ospedale di Tinchi e dal Comitato Cittadini Attivi di Bernalda. Protesta e mobilitazione contro la chiusura della struttura sanitaria dal 1° Luglio 2010 con dodicimila firme raccolte in poche settimane fra i cittadini di Pisticci, Marconia, Bernalda, Montalbano e Craco, firme consegnate alla Regione Basilicata e al Direttore Generale. Dodicimila firme ignorate.
L’iniziativa è di Vincenzo D’onofrio (studente di Giurisprudenza), alla regia e sceneggiature. “Questa idea – racconta – è nata dalla volontà di fare qualcosa. Dal bisogno di esprimere il proprio dissenso e di difendere un diritto che è alla base del futuro dei ragazzi della mia generazione che vivono al sud”. “L’Ospedale di Tinchi non va solo difeso – dice Vito La Carpia (Mario) – va soprattutto rispettato, per ciò che rappresenta per tutta l’area pisticcese e non solo”. E ancora: “Siamo quelli che vogliono difendere il Presidio Ospedaliero di Tinchi – dice Milena Gentile (moglie di Mario) presidente Associazione F.I.D.A.P.A.- contro ogni tentativo di depotenziarlo tagliando reparti e servizi”. “Spot che, soprattutto, ci permetterà di proseguire la nostra lotta – fa sapere Francesco Pasquariello (Infermiere) – alla quale non possiamo rinunciare per nessuno motivo”. “Siamo convinti, – afferma Tony Laviola (papà della bambina protagonista di uno dei due spot) – che facendo sentire la nostra voce, le cose possano cambiare in meglio”. Infine Francesca Verrascina, 8 anni (la bambina del video) dice: “l’ospedale è mio!”.
Tinchi non deve chiudere, quindi, perché è un ospedale che ha avuto un utenza incredibile di circa 100.000 cittadini e che, lentamente, ma inesorabilmente è stato preso di mira da scelte inaccettabili da parte della politica regionale. Nessun cedimento, allora, in una battaglia che cesserà solo in presenza di precise garanzie, perché la battaglia per l’Ospedale di Tinchi è giusta.
I Comitati in lotta (Comitato Difesa Ospedale e CittadiniAttivi Bernalda e Metaponto) e numerosi cittadini attivi sul web, hanno espresso grande soddisfazione per l’ottimo lavoro svolto, “Un messaggio – si replica -, un esempio che hanno voluto dare a tutti i cittadini, al diritto dell’ informazione corretta, e al coinvolgimento diretto di tutto ciò che attiene al bene comune”.
Un sentito ringraziamento, infine, per l’affetto, l’aiuto che hanno saputo dimostrare nei nostri confronti e il loro generoso appoggio alla lotta, a Stefano Di Berardino (alle riprese) Donato Laforese, Nicola D’Onofrio il Comitato Difesa Ospedale e i dipendenti del 118 per la collaborazione.
Giuseppe Cisterna
spot 1
spot 2
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