Si apre una nuova fase ma se Atene piange Sparta non ride. Non è nel mio stile azzardare analisi del voto, ma sono convinto che un centrosinistra poco staccato dalla destra fa ben sperare che le cose possano cambiare. In quest’ultimo anno ho costatato la buona politica o meglio la lotta soprattutto quella civica se vogliamo, condotta da pochi e validi esponenti di rilievo provinciale e regionale.
Deluso, e immersa nel silenzio invece, la maggioranza che compone il consiglio comunale del mio comune di residenza che passivamente e strategicamente, pare che lavori cedendo alla minoranza e ai cittadini i problemi e i temi più importanti come quelli della sanità e della lotta per la medicina territoriale, compreso il futuro dell’Ospedale di Tinchi. Nonostante le mie recenti sollecitazioni, pare che il Sindaco di Pisticci stia accumulando troppi silenzi e non proferire trasversalmente parola, né tematico né politico anche a favore dei risultati sulla circoscrizione meridionale dell’ultima tornata elettorale in Europa, come se avesse una sensazione di paura a rendere pubblico tutto ciò che è a sua conoscenza.
A scanso di equivoci colgo l’occasione per dichiarare pubblicamente e rinnovare apertamente la mia posizione come passione civile. Immune da tessere e da competizioni elettorali di cui non ho mai preso parte, per le ragioni che qui espongo, ripeto di non appartenere ai membri di una parte dalla minoranza che compone il consiglio comunale di Pisticci, così come le associazioni e i Comitati aderenti alla politica locale. Seppur ideologicamente condivisibile, tre anni fa mi allontanai orgogliosamente da quella corrente e dalla lotta per il nostro Ospedale, una strada interrotta volontariamente assieme ad una visione politica molto più complessa e litigiosa, ambigua e divisiva politicamente e strategicamente per via d’interessi personali che da qualche tempo sono di dominio pubblico e che fermamente respingo.
Perchè (?) per esperienza sono fermamente convinto che quella corrente sia internamente ed eternamente divisiva, poiché non ha mai utilizzato le vere risorse del suo territorio, sottovalutando umiltà, educazione e rispetto mistificando, molto spesso semplici e fondamentali principi come; trasparenza, onestà, partecipazione dei giovani, coinvolgimento dei cittadini attraverso l’inclusione. Ma, soprattutto verso le buone attività unitarie per lottare e sconfiggere la piaga del momento, la più importante che attanaglia la nostra nazione; l’astensionismo, e che al contrario in questi ultimi anni e in quest’ultima tornata si sono aggravate anche grazie a personaggi che vogliono comandare impropriamente.
Ci sarebbero altre prerogative per raccontare la complessità dello strappo, ma sono abituato a parlare di prove concrete e fatti ben precisi, tutte quelle che sono presupposizioni e organizzazione di lotta civica, fino a quando non riesco a renderle comprensibile, preferisco tenermele per me. Alla luce di questo è d’obbligo un appello per sensibilizzare i miei lettori; ogni chiamata, ogni proposta, ogni incoraggiamento che provenga espressamente della minoranza pisticcese, da oggi sino alle prossime amministrative e oltre, dico, non in mio nome.
Giuseppe Cisterna
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